Paradiso…andata e ritorno

Previsioni meteo per domenica pessime, decido così di tentare il colpaccio salendo il Gran Paradiso in giornata; ci fermiamo in discesa al rifugio per dormire visto che faremo tardi.

Dal parcheggio risaliamo sci ai piedi il sentiero estivo che purtroppo è già povero di neve; all’uscita del bosco le condizioni migliorano con neve più abbondante ma comunque scarsa per il periodo. Arriviamo al rifugio sfruttando la traccia presente, lasciamo viveri e ricambi e ripartiamo per il Gran Paradiso. Purtroppo la traccia gira a sinistra per il bivacco Sberna, così mi dovrò divertire a tracciare tutta la salita.

Neve sicuramente più abbondante man mano che si aumenta la quota, il ghiacciaio nella parte bassa è ben coperto e quindi più sicuro; un po’ di timore rimane comunque conoscendo la quantità e grandezza di alcuni crepacci presenti in estate. Le parti più ripide hanno neve dura, molto utili i coltelli.

 Arrivati a quota 3600 dobbiamo passare il grande crepaccio che però risulta abbastanza nascosto; inizio a sondare con il bastoncino ed il ponte di neve collassa sotto una leggera spinta, saranno 30/35m, impressionante!!…Continuo il sondaggio fino a trovare un punto sicuro che sembra non arrivare mai sotto gli occhi increduli dei clienti! Ci leghiamo e proseguiamo la salita lasciando una sonda come palina giusto per essere più sicuri al ritorno.

Il ritmo non è alto, la quota inizia a farci rallentare, la stanchezza inizia a farsi sentire ed il tempo passa velocemente…vorrei continuare, mi piacerebbe arrivare in cima  ma devo essere obiettivo. Saliamo fino alla schiena d’Asino per ammirare il panorama, il vento è forte ed il freddo pungente: foto di rito, piumino, togliere le pelli e vià in discesa! 40min e siamo al rifugio; c’è luce ancora per un’ora, rimettiamo gli sci e giù veloci al parcheggio.