Ritorno su questa cascata dopo forse una decina di anni…la prima volta ero io il cliente e la salita mi era sembrata una vera impresa
Negli anni non sono mai tornato forse perchè la parte di ghiaccio non è difficile, forse perchè l’avvicinamento complesso fà cambiar meta o forse perchè non proprio tutti i “clienti” sono alla portata di questa salita
Propongo quindi la cascata alla “Doc” che risponde entusiasta. Inutile dire che la parte più complicata è arrivare alla cascata, un traverso delicato ma comunque ben protetto porta ad una sosta dove ci si deve calare
L’aria sotto i piedi non manca e la roccia non proprio sana rende l’ambiante ancor più severo. Lungo la cascata non ci sono soste, non è di certo un problema, ma è quindi richiesta una maggiore capacità generale sia per la progressione ma anche per una eventuale ritirata.
La cascata, riferendosi a questo pazzo inverno, è in buone condizioni: ghiaccio abbondante su tutti i tiri che varia dal morbido/bagnato al duro/spaccoso. Unica pecca, il tiro più difficile (il terzo)che è una doccia “tiepida”! 5m sopra la parte verticale l’acqua passa da sotto a sopra il ghiaccio con conseguente doccia!
Dopo si prosegue nuovamente con ghiaccio marmoreo fino alla fine delle difficoltà. Siamo scesi in corda doppia lungo le calate di “pattinaggio artistico” che si raggiunge con un traverso verso sx (faccia a monte)