Tresenta 3609m

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Due giorni fantastici nel Parco Nazionale del Gran Paradiso insieme a Davide e David.

Meta prefissata: la Tresenta, facile escursione estiva ma che in queste condizioni invernali diventa una salita di tutto rispetto.

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Punta Cordine - Mont Velan

 

Bellissima gita con gli irriducibili ed instancabili Mario e Gianna.

La meta originaria era il Mont Velan, purtroppo le condizioni invernali della montagna ci hanno rallentato non poco, facendoci desistere dopo ben 4 ore di cammino.

Pernottato all’accogliente bivacco Rosazza, posizionato in un posto incantevole con una meravigliosa vista sulla conca di Aosta.

La mattina successiva ci svegliamo alle 5:00 con soli 4°C dentro il bivacco: facciamo colazione, prepariamo del thè caldo e partiamo sotto un cielo limpido e stellato. La salita al colle di Valsorey è agevole in quanto la poca neve che ricopre il terreno è compatta e tiene il nostro peso. Una volta arrivati al colle le condizioni cambiano, anche a causa dell’esposizione della montagna. La temperatura è sicuramente sotto zero e attendiamo con trepidazione l’arrivo del primo sole per scaldarci. Arrivati sulla punta Cordine, e valutate le condizioni, decidiamo di fermarci qui, contenti comunque di dove siamo arrivati, di questo magnifico posto che ci ha regalato un’altra splendida avventura.

Complimenti a Gianna e Mario per il loro giovane spirito, sempre pronti ed entusiasti nell’affrontare nuove scalate.

 


Granta Parei

Al ritorno dal mare torno con Mario e Gianna in montagna con grande voglia e serenità; l'Autunno è una stagione magica che regala grandi emozioni con i suoi colori e silenzi! Il posto è già di per se "magico" ma essere al rif. Benevolo da soli nella tranquillità più assoluta non ha prezzo.

Domani ci aspetta la Granta Parei: ceniamo presto, prepariamo lo zaino e chiacchierando "facciam" le 21, ora in cui decidiamo di andare a nanna.

Partenza alle 6:00, non fa freddo e per fortuna la prima parte di sentiero è sgombra dalla neve. Arriviamo al bivio per il "Col Goletta" e cominciamo a risalire la larga cresta che ci porterà al ghiacciaio. La neve man mano che saliamo di quota aumenta fino ai 30cm del ghiacciaio, mettiamo le ciaspole e ci dirigiamo verso la parete Ovest.

Tolte le racchette da neve calziamo i ramponi e cominciamo a salire il ripodo pendio. La neve recente non si è trasformata e quindi batto traccia, a volte anche fino alle ginocchia; il pendio per fortuna non è lungo e dopo non poche fatiche arriviamo sulla cima principale con gran soddisfazione.

Oggi siamo soli, la montagna è tutta per noi: complimenti a Gianna e Mario, "temerari, instancabili e sognatori".


Tresenta

Bellissima gita di 2 giorni con gli instancabili Mario e Gianna. Dopo la salita alla Granta Parei di settimana scorsa per questo week-end novembrino la nostra meta sarà la Tresenta.

Le condizioni sono mutate: mercoledì passato ha nevicato fino ai 2000m del parcheggio, l'incognita della quantità di neve in quota mi spaventa un po'.

Partiamo il sabato dopo pranzo e con gli zaini carichi, ciaspole comprese, saliamo lentamente al rif. Vittorio Emanuele gustandoci le luci e le ombre del pomeriggio. Il locale invernale ha quel che serve: luce e stufa, ceniamo abbastanza presto e ci corichiamo nel letto ascoltando il forte vento all'esterno. Sveglia alla 5: colazione, prepariamo i thermos, ci vestiamo e poi via si comincia a salire accompagnati da una magnifica stellata.

Le neve fresca sarà circa 30cm e camminare con le ciaspole non è certamente la cosa più agevole ma la giornata è splendida e la meta è sempre più vicina. Arriviamo alla base della Tresenta dove riusciamo a salire ancora il primo pendio con le racchette, calziamo poi i ramponi e nonostante un vento fastidioso continuiamo verso la cima.

Il freddo è intenso, il vento fastidioso ma dopo 5 ore di marcia siamo in punta; il panorama attorno a noi è spettacolare, il contrasto tra il bianco della neve ed il marrone delle valli è qualcosa che si può vivere solamente in questo periodo; i laghi iniziano a ghiacciarsi e tutto sembra rallentare. Oggi siamo soli e questo rende il tutto ancor più magico: bravi Gianna e Mario!!


Gran Paradiso

Salire il Gran Paradiso a piedi il 31 Dicembre non è certo normale, ma di normale in questo inverno per adesso non vi è nulla!

Andrea ha pochi giorni a disposizione prima di tornare a Londra ed il suo entusiasmo per le montagne mi sorprende; dormire al freddo e le scomodità cercano di convinere la mia mente a non andare ma l'idea di salire l'ultimo giorno dell'anno in un posto per me magico ha il sopravvento: si parte!!

Per fortuna fino al rifugio non c'è neve e dal rifugio in poi risulterà essere compatta e portante. Partiamo alle 6.20, il sole putroppo si "sveglia" tardi in questo periodo, e dopo un'ora siamo alla base del ghiacciaio. Il tempo non è dei migliori ma non ci scorggiamo, non è freddissimo anche se un leggero venticello ci raffredda velocemente; grazie al vento però le nuvole/nebbie si muovono velocemente e si aprono panorami fino ad ora nascosti.

Andrea è contento, direi affascinato ed è questo che conta; continuiamo a salire ed in 4 ore siamo in cima. Oggi non c'è nessuno ed il "Granpa" è tutto per noi, spettacolo!

Bravo Andrea, un augurio per un nuovo anno e per i tuoi grandi progetti.